Cari/e soci/e,
Comincio con un ringraziamento al Giornale della SIMeF per per l’opportunità di presentare l’Associazione Pharmagram sul nostro giornale.
Potrei dilungarmi nel descrivervi gli obiettivi, la visione e la missione di Pharmagram ma la cosa migliore per illustrarvi il nostro lavoro è quella di far parlare alcuni dei nostri soci. Non posso che iniziare con Michele Ronsisvalle (giovane farmacista titolare), Presidente e fondatore: “Pharmagram è una community di studenti e neolaureati del settore farmaceutico, un ponte tra l’università ed il mondo del lavoro, una finestra dalla quale affacciarsi per intravvedere la propria carriera. Mettiamo le persone al centro della nostra associazione, tutti devono avere l’opportunità di capire quale sia la carriera che desiderano, nessuno dovrebbe sentirsi abbandonato a sé stesso dopo la laurea. I nostri confini non si fermano all’Italia, respiriamo un’aria internazionale grazie all’IPSF (International Pharmaceutical Student’s Federation), una rete globale di associazioni come la nostra, uniti nella passione per il farmaco e fieramente diversi nelle culture. Cosa vorrei per il futuro di Pharmagram? Vorrei un luogo in cui i più esperti aiutino quelli che hanno appena iniziato, un luogo in cui ciascuno possa trovare la sua via.”
Elena Odoardi (studentessa al 5° anno di Farmacia di UNIUPO): “Pharmagram ha accompagnato ogni tappa del mio percorso accademico, fin dal primo anno. Quando ci penso, mi vengono in mente due elementi che per me lo rappresentano più di ogni altro: il lavoro di squadra e il valore delle attività extracurriculari. Due parole che non compaiono nei voti d’esame, ma che fanno la differenza in ogni curriculum, in ogni colloquio, e più di tutto nella crescita personale. Perché è proprio grazie al lavoro di squadra che impariamo a collaborare, a confrontarci, a fidarci gli uni degli altri ed a dare il meglio di noi stessi in un contesto collettivo. Ed è con le attività extracurriculari che scopriamo delle nuove passioni, sviluppiamo delle competenze trasversali e ci mettiamo alla prova fuori dalla comfort zone. Questi due elementi non solo arricchiscono il percorso universitario, ma lo rendono davvero formativo ed umano.”
E ancora Zahraa El Bourji (In-house CRA di ICON): ”All’interno di Pharmagram, mi occupo d’intrattenere i rapporti con i professionisti del settore, coi quali cerco di coniugare le competenze tecniche in un dialogo piacevolmente informale. La crescita delle persone è la mia priorità ed è questo che col mio ruolo cerco di promuovere ogni giorno.Per colmare questa lacuna organizzo iniziative di sensibilizzazione basate su due pilastri: informazione e networking. Sono entrambi degli strumenti potenti e ci credo davvero”.
Esistono diversi modi di presentare Pharmagram; ciò che va però rimarcato è che questo progetto è nato per colmare un vuoto. L’obiettivo iniziale era rispondere ad un’esigenza che noi stessi, allora studenti universitari, avvertivamo con grande forza.
Fin dagli esordi, e man mano che Pharmagram cresceva, abbiamo raccolto le testimonianze dei nostri coetanei sui corsi di laurea dell’area del farmaco: percorsi che, per quanto validi e ben strutturati, restano, purtroppo, ancora lontani dalla realtà professionale.
Sappiamo che una certa discrepanza è fisiologica: l’Università non è (né deve diventare) una fabbrica che produce solo forza lavoro, bensì un luogo dove si coltivano pensiero critico e capacità di analisi, anche per mezzo di un necessario grado di astrazione. Proprio per questo riteniamo imprescindibile un dialogo costante e bidirezionale tra il mondo accademico ed il mondo del lavoro, affinché si possano formare i nuovi Professionisti della Salute: dalla drug discovery al patient care.
Del resto, il settore farmaceutico rappresenta un asset trainante per il nostro Paese, al quale desideriamo dare tutti dare il nostro contributo
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Leonardo Santarelli
(Vicepresidente di Pharmagram; Studente Master Discipline Regolatorie – UNIPV)
