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GIQAR - GLP

Normativa Comunitaria

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Scopi specifici Sottogruppo GLP

Questo Sottogruppo di Lavoro, oggi composto da circa 30 persone, è nato con il GIQAR stesso ed è quindi il primo Sottogruppo di Lavoro del GIQAR. Questo Sottogruppo, tramite riunioni periodiche si dedica allo sviluppo di argomenti attinenti alla GLP.

Attività del gruppo

Il Sottogruppo si riunisce regolarmente per scambiarsi esperienze, per approfondire temi specifici: scelto l’argomento, viene svolta una revisione della documentazione disponibile. In seguito a vari incontri del Sottogruppo viene preparato un documento oggetto di discussione spesso alla presenza di rappresentanti dell’Autorità di Monitoraggio della GLP. In fine, viene emesso un documento finale e la relativa pubblicazione.
Sono state svolte Tavole Rotonde sui seguenti argomenti: Decreto del 5 Agosto 1999, Studi Multisito e Archiviazione. Attualmente il Sottogruppo è impegnato nell’analisi della Integrazione di Sistemi di Qualità

Domande e risposte

Questo spazio è destinato ad ospitare domande e risposte su argomenti specifici attinenti alle attività ed alle finalità del gruppo di lavoro.
Chiunque avesse una domanda da sottoporre può farlo indirizzandola a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (oggetto: al responsabile del gruppo GLP).
Le domande saranno quindi trasmesse ad una commissione ad hoc interna al gruppo che provvederà ad elaborare le risposte che rappresenteranno la posizione del gruppo GLP

Test item

Se lo Sponsor affida la caratterizzazione del test item ad un laboratorio terzo, la responsabilità BPL rimane allo Sponsor, al laboratorio terzo o al centro di saggio che conduce lo studio ?

Lo Sponsor può delegare la caratterizzazione ad un laboratorio terzo, ma ha la primaria responsabilità di qualificare e monitorare il laboratorio terzo affinchè esegua la caratterizzazione in accordo alla BPL. Lo Sponsor ha altresì la facoltà di promuovere uno studio multisito e di stabilire che il laboratorio terzo assuma il ruolo e responsabilità di test site.

Se devo eseguire un pacchetto di studi sullo stesso test item, posso eseguire una sola volta l’analisi delle concentrazioni e stabilità dei formulati in un range che copra tutte le concentrazioni che utilizzerò nei suddetti studi?

Le GLP richiedono che, ove una sostanza in esame sia somministrata come miscela con un veicolo, sia determinata l’omogeneità, la concentrazione e la stabilità delle sostanze in esame nel veicolo utilizzato. Le GLP OCSE, recepite in Italia, come anche le GLP FDA non chiariscono quando le analisi devono essere effettuate né la loro periodicità. Quindi ogni centro di saggio deve definire la propria policy in merito. La frequenza delle analisi dipende dalla tipologia, durata degli studi e criticità dei risultati attesi: si raccomanda, quindi, un piano che tenga conto di tutti questi aspetti. In ogni caso, è opportuno che la preparazione dei formulati sia eseguita dallo stesso laboratorio, con le stesse procedure, metodo qualificato di preparazione e personale. La stessa cosa vale per il laboratorio che esegue le analisi che deve essere lo stesso e che utilizza lo stesso metodo analitico validato, procedure e personale.

Se lo Sponsor affida la caratterizzazione del test item ad un laboratorio terzo, la responsabilità BPL rimane allo Sponsor, al laboratorio terzo o al centro di saggio che conduce lo studio ?

Lo Sponsor può delegare la caratterizzazione ad un laboratorio terzo, ma ha la primaria responsabilità di qualificare e monitorare il laboratorio terzo affinchè esegua la caratterizzazione in accordo alla BPL. Lo Sponsor ha altresì la facoltà di promuovere uno studio multisito e di stabilire che il laboratorio terzo assuma il ruolo e responsabilità di test site.

 
Campo di applicazione

In riferimento alla OECD Adv.Doc. No.14, "in vitro Studies", le "metodologie" di "toxicogenomics, toxicoproteomics, toxicometabonomics and hight throught-put screening techiniques" debbono essere condotte in accordo alle BPL ?

Si, ogni qualvolta i risultati ottenuti sono ascrivibili a “safety data” o servono di supporto a “studi di safety” o “to support regulatory decision making”. A questo proposito, si suggerisce di esaminare anche il cap. D “Compliance with 21 Cfr Part 58” della US “Guidance for Industry – Pharmacogenomics Data Submission”, March 2005.

La validazione di metodi analitici deve essere eseguita in accordo alla BPL ?

Se la validazione del metodo viene eseguita come procedura/studio stand alone, la conformità alla BPL non è richiesta. Questo perché la BPL è applicabile solo a studi effettuati per valutare la sicurezza del prodotto in esame. Quindi nel protocollo dello studio è possibile far riferimento ad un metodo che è già stato validato precedentemente, che fa parte di un elenco di metodi validati, che è quindi, utilizzabile per tutti gli studi che impiegano quel metodo. Però se la validazione del metodo viene descritta ed eseguita nell’ambito di un protocollo di uno studio BPL, come tutte le procedure eseguite nel corso dello studio deve essere effettuata secondo BPL. Da notare che l’EPA richiede invece che la validazione del metodo sia effettuata secondo BPL.

L’esecuzione degli studi di farmacocinetica/farmacodinamica in accordo alle BPL trova un effettivo requisito/riscontro normativo BPL ?

La conformità alla BPL è richiesta solo per studi effettuati per valutare la sicurezza del prodotto in esame. Generalmente gli studi di farmacocinetica/farmacodinamica non rientrano in tale categoria. E’ comunque consigliabile effettuare tali studi in BPL ove questi vengano inseriti in un dossier registrativo.

 
Certificazione

La domanda di certificazione BPL inoltrata al Ministero della Salute deve dettagliare ogni singolo tipo di studio, oppure è sufficiente indicare l’area che li comprende, per esempio, riferendosi all’elenco OECD No2, Annex II, precisando "toxicity studies"? Oppure, riferendosi all’OECD Adv.Doc. No.14, "in vitro studies", è sufficiente indicare "genetic toxicity"?

E’ raccomandabile precisare le macro tipologie di studi, precisando, per esempio, le specie animali. Per quanto attiene gli studi in vitro, tenuto conto della loro specificità e complessità, è altresì preferibile dettagliare maggiormente la tipologia.

 
QA

Se l’AQ, in accordo alla OECD Cons.Doc. No4, QAU, esegue solo delle ispezioni dirette al centro di saggio ("facility-based inspections"), può abbandonare l’esecuzione di ispezioni indirizzate allo studio e alle procedure ? Tale approccio si può considerare conforme anche ai requisiti delle GLP FDA ?

La BPL OCSE non precisa che il programma di AQ deve includere ispezioni di tutte e tre le tipologie, per cui sembra accettabile che includa anche solo una o solo due delle tipologie su menzionate. In generale però, consideriamo non opportuno che il programma di AQ includa solo ispezioni di “facility” perché questo tipo di ispezione non sostituisce l’ispezione agli studi e alle procedure ma, piuttosto, ne integra e facilita lo scopo. L’ispezione basata sulla “facility” è, infatti, una ispezione al ”sistema qualità” che prende in esame i processi di base e l’organizzazione del Centro di Saggio che, a loro volta, consentono la buona esecuzione degli studi. Per centri di saggio non complessi, quindi in base alla loro natura, dimensione e attività condotte, consideriamo però accettabile che il programma QA includa anche solo una delle tipologie di ispezioni, es.: quelle di “facility” (es.: laboratorio di istopatologia, laboratorio di analisi di patologia clinica, ecc.). Questo approccio è seguito da vari centri di saggio ed è accettato da enti regolatori italiani ed europei.

 
Organizzazione Gerarchica

L’AQ deve, necessariamente, dipendere dalla Direzione Generale o può dipendere da qualche altro ente organizzativo interno al Centro di Saggio, purché non direttamente coinvolto con la gestione degli studi ?

La AQ può dipendere da un ente organizzativo diverso dalla Direzione Generale se esso non è coinvolto, direttamente o come supporto nella conduzione degli studi, e se ha effettive capacità decisionali di intervento sui processi e sull’organizzazione del Centro di Saggio per stabilire azioni correttive e preventive.

 
Gestione Studio

Se necessita interrompere uno studio in corso , vale a dire prima di quanto stabilito nel protocollo, come ci si comporta?

E’ necessario, in ogni caso, che il direttore di studio documenti l’interruzione (es.: emendamento al protocollo o nota scritta), relazionare, succintamente, lo studio fino al momento dell’interruzione, precisandone le ragioni. Il protocollo, la relazione ed il materiale prodotto nel corso dello studio devono essere conservati, anche se i tempi di ritenzione possono essere ridotti. Ciò serve per avere l’evidenza documentale che l’interruzione non aveva lo scopo di occultare eventuali risultati avversi al prodotto.

 
Responsabilità

Qual’è la differenza, in termini di responsabilità per la caratterizzazione del test item (sostanza in esame) , tra "entity" (cfr OECD Adv.doc. No.11), "person" [cfr. FDA 21CFR, .58.3 (f)], sponsor ?

Nessuna ,perchè identificano lo Sponsor, che ha responsabilità nel partecipare proattivamente alla caratterizzazione del test and reference item (cfr: OECD Principles, par. 6.2). I termini “entity” e “person” hanno lo stesso significato

 
Qualifica Fornitori

La certificazione BPL di un Centro di Saggio rilasciata dalla locale Autorità Sanitaria è sufficente per la qualifica del CRO stesso e può sostituire l’ispezione dello Sponsor che intende sub appaltare degli studi?

La certificazione BPL, aggiornata, serve allo Sponsor per ottenere l’evidenza documentale che il centro di saggio è incluso nel programma di monitoraggio da parte della relativa Autorità Regolatoria. Tuttavia lo Sponsor non è esonerato dalla qualificazione del CRO che dovrebbe essere eseguita, ove possibile preventivamente, in funzione della tipologia e complessità delle attività che saranno subappaltate. Lo Sponsor dovrà, inoltre, stabilire un adeguato programma di monitoraggio.

 
Relazione Finale

L’ultima funzione BPL che firma il report finale è l’AQ o il Direttore di studio?

Il § 2.3.12 della BPL recita che “ per data di conclusione dello studio si intende il giorno in cui il direttore di studio firma la relazione finale”. Di conseguenza, l’ultima funzione BPL che firma il report finale deve essere il direttore di studio.

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